I PRENDITORI ITALIANI
Venni a conoscenza dell'esistenza nel mondo di Franco Iachini (parte protagonista e a soggetto della commedia I Prenditori Italiani) nel 2018 quando, dal nulla, conosciuto al nulla, gli venne in mente di acquisire il 49% della Te.Am., la quota all'epoca in capo al privato nell'azienda comunale per il trattamento dei rifiuti solidi urbani. Iachini era in quel momento appena uscito da una brillante operazione finanziaria, a dir suo; cioè dalla cessione di una propria società, a dir suo, che in quel momento gli avrebbe consentito di fare investimenti a Teramo, la sua città, di cui vantava, urbi et orbi (quindi, magnanimo, rivolto anche verso noi poveracci), i natali (ora pare sia residente già dal 2019 a Giulianova, che non è proprio il luogo di elezione dei teramani, soprattutto se si è stati proprietari e presidenti della Teramo Calcio). E così iniziò la oramai tradizionale danza iachinesca de lo prendo o non lo predo, che da circa 6 anni fa ballare tutta la città di Teramo. Ma, grazie a Dio, all'epoca, non se lo filo nessuno. Nessuno se lo filo, abituati dalle mie parti a sentire altri nomi, d'altro ricco lignaggio, storico, feudale, latifondista, prenditoriale: i De Berardis, i Cerulli Irelli, i Malvolta , i Savini, gli Spinozzi, i Nicodemi e pochi altri e poi il nulla.
Ecco, quando apparve questo personaggio sulla scena prenditoriale teramana, ebbi subito la sensazione che avesse troppa voglia di fare sapere al mondo quanto fosse diventato ricco. Ma proprio troppa voglia aveva. Allora chiesi un po' in giro per sapere da dove uscisse fuori questo improvviso milionario teramano con così tanta voglia di spendere i suoi tanti soldi. Troppa. Davvero troppa voglia aveva: davvero tanti deve averne di soldi suoi, pensai; così tanti da non averne alcun bisogno, mica come noi poveracci, che ci servono per tirare a campare; così tanti, troppi!, che gli scappava di spenderli a destra e a manca neanche fosse piscio, che a una certa età, per via della prostata infiammata, da qualche parte devi pure correre a pisciarlo tutto 'sto piscio qui.
Chiedi che ti chiedi, venni a sapere che era figlio di un collega di mio padre, di un impiegato delle Poste come mio padre, che le Poste una volta era tutta una famiglia, che abitava pure vicino casa mia, dove da ragazzo aveva abitato pure Franco, in Via Pannella – e magari qualche gita insieme con il Dopolavoro delle Poste, chissà, va a finire che l'abbiamo pure fatta, che io suo padre me lo ricordo bene, perché era una persona davvero per bene. Ma io non l'ho mai visto in Via Pannella a Franco – giuro mai –, e abito da queste parti da almeno 45 anni: la prima volta che lo vidi in Via Pannella fu quando ormai era riuscito a fare sapere al mondo intero quanto il figlio di un impiegato delle Poste fosse diventato ricco: era a cavallo di una grossa moto, parcheggiata vicino al Bar Apollo, una BMW, se non ricordo male.Franco Iachini era finalmente riuscito a fare sapere al mondo intero quanto fosse diventato ricco, quando, nel giugno 2019, dopo il suo particolare balletto de lo prendo o non lo predo, a braccetto con Sabatino Cantagalli Luciano Campitelli e Gianguido D'Alberto (altre parti coprotagoniste e a soggetto della commedia I Prenditori Italiani), tutti in cerchio con sbocciate di prosecco in Piazza Orsini, riuscì finalmente ad acquistare il Teramo Calcio. Che poi lasciò; che mo ha lasciato pure lo stadio come regalo alla sua città, infiocchettandolo questo regalo con una ultima massima che ci serva a mo' di Lezione: "Il piacere si paga. Così come si paga quando uno vuole andare con delle belle donne. Le paga, se non se le può conquistare con il fascino o con altre cose. E allora, stesse cose. Le bellezze si pagano." E forse ha ragione pure lui, perché investire in Italia è sempre un gran Casino. Ma gli resta, in pieno centro a Teramo, un bel ristorantino quasi sempre vuoto, con sopra un bel alberghetto quasi sempre vuoto, che però, se li aprisse a Giulianova, magari ci andrei, perché amo il poco ma buono. E il mare; il mare pure mi piace tanto. Troppo. Quasi quanto a Franco Iachini piace spendere i suoi tanti soldi.
La vita prenditoriale di Franco Iachini, negli ultimi anni, cioè da quando è riuscito finalmente a fare sapere al mondo quanto è diventato ricco, è stata tutta un prendi e lascia, perché lui si è inventato una professione tutta nuova, quella del prenditore.
MASSIMO RIDOLFI
[Il Teramano, pagina Facebook, 26 ottobre 2024]